La Via delle Radici Elogio ai Piedi

“ Partire col piede giusto, darsi la zappa sui piedi, andarci con i piedi di piombo, togliersi dai piedi, fatto con i piedi, su due piedi, prendere piede, essere sul piede di guerra, tenere il piede in due scarpe, da capo a piedi, pestare i piedi a, alzarsi con il piede sbagliato, rimanere con i piedi a terra...“ quante cose facciamo con i nostri piedi !

Eppure, nella nostra realtà cosi accellerata, non prestiamo attenzione alle nostre radici;  un tempo li onoravamo ! Solo con loro ci è permesso, l’avanzare nello spazio, nel tempo, nella vita.

I piedi portano con sé la simbologia delle radici. Radici fisiche e radici spirituali.

Con essi possiamo sentirci intimamente connessi a Madre Terra;  ci ancorano alla posizione eretta e contemporaneamente verso una sorta di slancio verso il Cielo; come le radici degli alberi , traiamo anche noi nutrimento in una proiezione verso l’alto quasi  “divina”  ; il che spiega l’importanza del rito del lavacro dei piedi in tutte le tradizioni; una via di “purificazione “ della relazione dell’uomo con il mondo e con il divino.

I piedi, sono simbolo di libertà.

Camminare da soli, da sole, non è cosa poi così scontata…controllare il cammino è stato ad esempio, in Oriente, una via di controllo sul mondo femminile ( es. piedi fasciati delle Geishe) e i tacchi alti? Abbelliscono la figura ,sì, ma per chi? Come permettono alla donna di avanzare nello spazio?

Così mi vien da pensare come Paolo Rumiz …

"Onora i tuoi piedi. Offri loro scarpe che li facciano respirare. Curali appena possibile. Dai loro aria, tuffali nell'acqua viva. Essi portano tutto il peso e non hanno momenti di requie, come invece le mani. Le mani le puoi sempre mettere in tasca, i piedi no. Ma in essi si cela la più grande delle magie del viaggiare: l'andatura.

 

E come Erri Deluca nella sua  meravigliosa poesia …

Elogio dei piedi.

Perché reggono l’intero peso
Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi
Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare
Perché portano via
Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta
Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali
Perché scalzi sono belli
Perché sanno piantarsi nel mezzo della strada come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica
Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare
Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura
Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Puskin
Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante
Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio
Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo
Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella
Perché non sanno annusare e non impugnano armi
Perché sono stati crocefissi
Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio
Perché come le capre amano il sale
Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte
Perché i piedi non mentono

 

Claudia Politi • Riflessologa plantare anche con diapason


La Via dei Fiori • Floriterapia di Bach

Descrivere i Fiori e la loro forza armonizzante con le parole del Dott. Bach è ben più semplice ed efficace così a Voi quanto scrisse …

La salute è la nostra eredità , il nostro diritto… è la presa di coscienza di ciò che siamo…Questa libertà non ha nulla di egoistico, perché consiste solo nel seguire l’intelligenza del cuore ed equivale all’amore”.

L’intelligenza del Cuore …dice Bach, sono queste le parole che hanno risuonato quando nel lontano 1995 lessi i suoi testi e iniziai ad usare i fiori …

“La malattia non è né una crudeltà in sé, né una punizione… è essenzialmente il risultato di un conflitto fra l’Anima e la Mente e non potrà mai essere estirpata se non con un lavoro di tipo spirituale e mentale…

Essi sono in grado… di risvegliare la nostra vera natura, e di condurci più vicino alle nostre anime… Essi curano, non attaccando la malattia, ma infondendo nel nostro corpo le meravigliose vibrazioni della nostra Suprema Natura…

Bach era un medico condotto, esperto in omeopatia ( suoi i rimedi omeopatici Nosodi di Bach) conosceva la fitoterapia …era un uomo di Fede , si intende dai suoi scritti; percepì una sorta di chiamata dopo la sua grave malattia ... quella di cercare in Natura/ nel Creato , rimedi semplici e vibrazionalmente capaci di armonizzare il piano emozionale e mentale della vita... perchè questo vedeva  nei suoi pazienti e sentiva essere la grande fatica della vita.

La floriterapia secondo Bach è a sostegno della vita tutta , animale così come quella vegetale.(Così utili ai nostri amici pelosi / pennuti come alle piante stesse)

In questo breve scritto non porto le tante ricerche a favore dell’azione della Floriterapia, … i benefici raccolti personalmente e nel mio lavoro di consulente , la loro totale sicurezza  ( sono rimedi vibrazionali e  non  fitoterapici ) parlano a mio avviso da sole.

Ho rispetto per chi non crede nell’azione benefica dei fiori, con un sincero invito ad approfondire e a conoscere la tanta letteratura e ricerche a disposizione a favore di questa metodica così come quella dell’omeopatia.

La diffusione in tutto il mondo e la crescita di altre  "Floriterapie " ( Fiori Californiani, Australiano, Italiani etc.. ) incoraggiano la ricerca di questo approccio così Olistico dell’esperienza umana in un " meraviglioso e complesso corpo " che compenetra e sigilla diverse dimensioni ( spirituale/ mentale / emozionale/ materiale ) vive e comunicanti tra di loro.

Grazie all’approccio allopatico abbiamo raggiunto eccellenze che salvano ogni giorno la vita, e di questo siamo tutti grati alla ricerca…ho però un sincero auspicio e cioè  che la Medicina si apra sempre più ad una visione Olistica e veda la complementarietà di tante pratiche  ( Floriterapia, Reiki,  in altri paesi già entrati  anche negli ospedali ) come un valido aiuto e di sollievo nel momento in cui la vita ci porti ad incontrare  la malattia.

Sottolineo la natura complementare della Floriterapia che agisce armonizzando solo le disarmonie di grado leggero. Per problematiche di altro grado si consulti sempre la figura medica.

Per approfondire il pensiero e l’azione dei Fiori di Bach rimando al corso base in programma ogni anno in Autunno e Primavera .

Claudia Politi •  B.F.R.P./ Operatrice Registrata Bach Centre dal 2005  The Bach Centre 


La Via del Reiki

Il Reiki è una via consapevole di contatto con sé, di accesso alla propria presenza, di utilizzo mirato ed efficace dell'energia vitale universale.

L’unione di Rei ( energia personale ) e di Ki ( energia dell’universo ) rappresenta la scelta consapevole di portare l’energia dello Spirito nella Materia e di innalzare quest’ultima verso lo Spirito.

Il Reiki non è magia, non è una scoperta scientifica, non è una religione, non è un’ideologia filosofica o politica e non è un sostituto della medicina ufficiale.

È di fatto uno straordinario mezzo che ogni individuo può ricevere e/o imparare ad usare per la proprio equilibrio fisico / emotivo / spirituale come di crescita personale.

Il Reiki secondo Mikao Usui , strutturato in vari livelli conoscitivi ed esperienziali , è una metodica che consente, attraverso iniziazioni o armonizzazioni, di diventare canale attivo di energia equilibrata, ripristinando quella connessione tra l’essere umano e l’ Energia Vitale Universale consentendo  di attivarla laddove ve ne sia bisogno, in noi stessi come negli altri.

Attraverso l’armonizzazione Reiki si accede a questa fonte di vita (energia vitale) disponendo  di una rinforzata possibilità di poter percorrere , con consapevolezza,  la via del cuore, ovvero la via della trasformazione verso l’equilibrio e l’armonia.

Il Reiki è per tutti! Tutti possono ricevere o divenire canali attivi; è via per chiunque voglia proseguire il proprio cammino sulla Terra in un sentiero di luce, equilibrio, armonia e consapevolezza.

La Preghiera Reiki:

Solo per oggi, non ti preoccupare

Solo per Oggi , non ti arrabbiare

Guadagna da vivere onestamente

Onora i tuoi Genitori , I Maestri e gli Anziani.

Mostra gratitudine a Tutti gli esseri Viventi.

 

Claudia Politi •  Master Reiki • Metodo Mikao Usui


La Via del Labirinto

Il Labirinto è un antico simbolo sacro che ha accompagnato l’uomo nel corso dei secoli, presente nelle culture di tutto il mondo.

La sua forma  più conosciuta è la combinazione di un cerchio (simbolo di compiutezza) e di una spirale (simbolo del movimento della vita). il sentiero è uno solo, la via è sicura, il percorso che cambia direzione , in un continuo ri-orientamento, consente di liberare le voci che affollano la mente e a riportarci al silenzio interiore, dove può emergere la voce del Sè profondo .

Il cammino meditativo nella geometria sacra è via di consapevolezza ed evoca il viaggio spirituale dell’essere umano sulla terra.

Ma perché camminare un simbolo ? I simboli sono ausili per l’attivazione di energie libere che possono essere rese utilizzabili per se stessi e per altri in tutti i possibili ambiti della vita. Esattamente come qualsiasi parola o suono, anche il simbolo ha registrato una sua precisa “frequenza” che agisce nel momento in cui si attiva il simbolo stesso.

Le energie dei simboli sono possibilità di armonizzazione energetica nel campo “sottile” degli organismi viventi, così come lo sono le essenze floreali, i rimedi omeopatici o le pietre curative.

Camminare il labirinto porta ad integrare il corpo con la mente e la mente con lo spirito.

Percorrere il labirinto simboleggia ritrovare la strada verso il centro di noi stessi, verso la nostra saggezza, la nostra anima, la nostra parte divina.

Chi si apre ad esso, chi lo percorre e  ne fa esperienza, scopre qualcosa di più, scopre se stesso!

Nella quiete del labirinto si può trovare, un nuovo equilibrio, ridurre lo stress, lasciare andare il dolore emotivo, riconnettersi con la propria saggezza interiore e con il proprio intuito, scorgere nuove consapevolezze, vivere il qui e ora e raccogliere un senso più profondo della  propria esistenza.

 

Claudia Politi • Facilitatrice del Labirinto diplomata nel 2020  c/o Veriditas 


La Via del Bosco

Ecotuning “Camminare il respiro del bosco, per sentieri che si fanno interiori”.

Cogliere il respiro del bosco, come proprio, a passo lento, in armonia con il proprio cammino; riscoprirlo e viverlo come nutrimento della propria sorgente, regalandosi una possibile e nuova modalità di percezione e connessione, è l’intento dei cammini che portano “il vestito dell’Ecotuning “. Sintonizzarsi a pieno con la Natura.

Il cammino nel bosco diventa metafora del cammino verso il proprio centro che passa  dalla sensorialità e dalla consapevolezza del proprio respiro. Un respiro ” che “racconta come stiamo”, quello a cui a cui possiamo chiedere, di raccontare alla nostra interiorità di fermarsi o di attivarsi…di  raccontarsi ” ( Marcella Danon )

Un respiro che “tocca il Bosco” si unisce a lui nell’accogliere i profumi, la  freschezza e l’umidità dell’aria. Camminare il respiro del bosco…Con l’aiuto dei sensi permette il risvegliarsi, passo dopo passo, del proprio senso di appartenenza alla Natura creando un ponte , incoraggiando una profonda relazione, fatta con tutto il proprio essere.

L’intento del cammino meditativo e di altre pratiche ( abbraccio all’albero, meditazione, costruzione di mandala, canti, rilassamento immaginativo con campane tibetane ) è quello di suggerire una modalità di viva connessione alla Natura, che è casa.

Una modalità che possa diventare autonoma nel  farsi “autori attenti e in ascolto “ del proprio cammino sulla Terra, “un farsi ponte” come l’albero tra cielo e terra , “un farsi capace” di poter fluttuare come nel respiro, dell’andar e venire, tra le dimensioni e forme della vita, del fuori e del dentro.

Le capacità immaginative innate in ognuno di noi sono guidate , nel “percepire “il sentiero sotto i propri passi …quasi come una cerniera “ tra il Bosco Alto e Basso”  percependo che tutto è connesso, predisponendo così ad onorare con più profondità quello che gli antichi romani chiamavano “ lo spirito del luogo “ il  Genius Loci a cui chiedere/affermare ancor prima del cammino :

  • il permesso di entrare
  • di non avere cattive intenzioni
  • protezione sui propri passi.

La connessione si amplifica, regalando respiri profondi e di abbandono quando ci si apre all’esperienza del trovare o di farsi trovare “ da un fratello albero “. La  connessione diventa ancora più intima e autentica, tra sotto e sopra tra l’alto e il basso; diventa IO-TU.

Ogni Albero è l’albero del mondo, ogni albero è  L’ALBERO DELLA VITA .

Ascoltando la Voce del Bosco/ della Natura ci si regala una visione più ampia di se stessi della vita e delle relazioni con il mondo, non più come se fossero due cose separate e indipendenti tra di loro ; ma riconoscendosi parte della Vita e del nostro meraviglioso pianeta verde e blu.

Questo è il cuore pulsante dell’Ecopsicologia che si “dà voce “ nella sua parte applicata come Eco•tuning.

Buon Cammino!

Claudia Politi • Ecotuner diplomata c/o IES Scuola di Ecopsicologia •Ecopsichè

La Via del Suono

“Siamo sulla stessa lunghezza d’onda”“vivere in armonia”“è( o non è )  nelle mie corde”; è come se le regole del suono / della musica fossero le stesse che governano la nostra vita interiore ed il rapporto con gli altri.

Tutto in effetti può descriversi come frequenza: dalla luce al suono, dalle radiazioni cosmiche a quelle nucleari tutto può essere descritto in termini di lunghezza d’onda e frequenza. Il fatto che li percepiamo come entità diverse dipende semplicemente dal sensore con cui lo captiamo.

L’influenza del suono sulle emozioni e la loro la forza terapeutica e spirituale erano fenomeni conosciuti ai praticanti di tutte le antiche civiltà, come se fosse esistito un ceppo di origine comune a questa conoscenza.

Nel Nada Yoga (Yoga del Suono) ci viene tramandata la scienza del suono utilizzato come via di elevazione spirituale. Il suono dei suoni OM (AUM) è detto anche Nada Brahma, cioè “Suono Creatore”. Questa sillaba è un potente mantra e rappresenta anche foneticamente le tre forze che regolano l’Universo: creazione-preservazione-distruzione.

Gi antichi Greci veneravano Apollo, il Dio della musica e dell'arte, ma anche della guarigione!

Pitagora e i suoi seguaci rappresentavano i corpi celesti reciprocamente separati da intervalli corrispondenti alle lunghezze armoniche delle corde. Ritenevano che il movimento dei pianeti, nelle loro rotazioni nello spazio, producessero un suono. Pitagora …non si sbagliava: la nostra Terra vibra con una frequenza  fondamentale di 8Hz che noi non udiamo. L'orecchio umano può udire i suoni nell'intervallo dai 20 Hz ai 20 kHz.

Nelle culture dell’antichità musica e medicina erano una cosa sola e il sacerdote medico conosceva il potere del suono per procurare benessere e per ricostruire l’armonia perduta.

Oggi la teoria delle stringhe e superstringhe  dice che la materia a livello infinitesimale è rappresentata da corde in vibrazione. Tutto vibra.

Stiamo assistendo sempre più a un riavvicinamento tra la "musica e la scienza"; esiste oggi un filone di ricerca nel quale gli scienziati cercano, con metodo scientifico, di capire il nesso profondo tra suono e corpo, anche a livello molecolare, e benessere psicofisico.

Esisite un filone di ricerca nel quale gli scienziati cercano, con metodo scientifico, di capire il nesso profondo tra suono e corpo (anche a livello molecolare) e benessere psicofisico.

E’ davvero importante il lavoro  del Prof.Ventura (INBB di Bologna). In sintesi si è scoperto che le nostre cellule sono in grado di produrre vibrazioni acustiche che forniscono una valutazione delle proprietà funzionali della cellula.

“Gli studi in corso stanno puntando alla realizzazione di una nuova forma di medicina di precisione utilizzando energie fisiche (campi magnetici pulsati a frequenza estremamente bassa), radiofrequenze (radioelectric conveyed fields) e le energie vibrazionali (nanomeccaniche) avendo capito che sono capaci di orchestrare l'orientamento e il differenziamento terminale delle cellule staminali, aumentando la pluripotenzialità cellulare, senza l'intervento di agenti chimici o  il trasferimento genico mediante vettori virali. “( fonte https://www.unibo.it/sitoweb/carlo.ventura/cv )

 

“La mia Anima è una misteriosa orchestra; non so quali strumenti suoni e strida dentro di me; corde e arpe, timpani e tamburi. Mi conosco come una sinfonia”. Fernando Pessoa

 

Claudia Politi • Operatrice Registrata Suono Armonico

https://www.suonoarmonico.it/il-massaggio-sonoro-armonico/gli-operatori/emilia-romagna/


La via del Sorriso Yoga della Risata

Il sorriso è un segnale comunicativo tipicamente umano interpretato universalmente come un’offerta di amicizia, è a carattere anti-aggressivo, anti-gerarchico e coesivo. Il sorriso avvicina le persone.

" Ridere fa buon sangue " dice un vecchio proverbio, ridere fa bene al Cuore!

“La risata è un tesoro, un potente rimedio in grado di creare un’ondata di reazioni che promuovono il nostro benessere, sia fisico che psicologico” dice Silvia Gangemi, psicologa, psicoterapeuta.

Ma cosa vuol dire ,come insegna lo Yoga della Risata, “ridere come esercizio”;  “fake it till you make it “ fingi ...finchè non diventa una risata vera bella risata ”? Vuol dire favorire il contatto emotivo e sensoriale con noi stessi e con ciò che ci circonda.

Vuol dire, coltivare la giocosità, scegliere di “ridere  “ come forma di esercizio "senza motivo" senza dover ricorrere alla comicità per arrivare ad una risata vera , non significa non vivere la tristezza o esorcizzare la sofferenza, significa spostare il punto di vista …arricchirsi di un nuovo sguardo interiore.

Respirare, ridere , meditare ridendo, rilassarsi ,secondo lo YDR ci aiuta ad accrescere la capacità di uscire dagli schemi, dalle etichette, dalle abitudini, recuperare la capacità di percepire gli aspetti piacevoli della vita.

In questa pratica Mente - Corpo che unisce semplici esercizi respiratori dello Yoga (Pranayama) ad esercizi giocosi che stimolano la risata , si ride “ concentrandosi” ; ridere diventa una cosa “più seria” , ridere diventa  “respirare e meditare”.

La risata incondizionata non è mai deridere l’altro, ma ridere insieme all’altro, a livello di cuore, si ride insieme per scelta , per creare ponti, per creare pace.

Ridere è  inspirare ed espirare, è flusso, è unione è Yoga !

Così inizia a ridere anche tu ..il resto verrà da sé. Ridere è contagioso, apre il cuore ed è anche gratis !

 

Claudia Politi • Teacher Yoga della Risata